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Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza.

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News

Il Vignaiolo ... autunno 2024

clara pedrotti

                Il ritmo rallenta.

L’aria della sera intorpidisce un po’ le mani, le foglie si pennellano d’incanto, il buio ci riporta in casa prima, ed il tempo ci regala spazio per pensare un po’.

Dopo un’annata difficile, la gelata di aprile, le continue piogge della primavera, il sole che d’autunno abbiamo visto pochissimo, ci siamo chiesti cosa vuol dire essere Vignaiolo. Proviamo a condividere con voi i nostri pensieri.

 Vigna: anche Vite, plurale di vita: già, perché per un Vignaiolo la propria vita segue il ritmo della vite, il Vignaiolo segue la vita della vite, rispetta il suo ciclo, dà tanto di sé alla vigna e riceve altrettanto: il frutto che si divide nel grappolo, tanti acini uguali ma diversi, complessi e completi.

 Indipendente: il Vignaiolo ha il coraggio di essere libero, di seguire la propria indole, di non farsi imporre le mode, di assumersi le responsabilità delle proprie scelte.

 Giuseppe, Gino, Giuseppe e Giovanni, fa sorridere: le quattro generazioni di Vignaioli della nostra famiglia che iniziano per G, chissà se avrà un significato. Sicuramente per noi è anche G di Gratitudine a loro, alla loro passione, e G di Gioia , perchè Vignaiolo vuol dire anche gioia.

 Nosiola: la Vite storica della nostra terra, la vite più bizzarra, più difficile, da interpretare, da capire, da seguire. La Prima Donna delle uve che si fa attendere, si fa desiderare, che sa conquistare. La Nosiola ci insegna anche a rispettare ed esaltare le diverse peculiarità.

 Attesa: il Vignaiolo sa attendere, ha imparato dalla Natura, maestra per eccellenza. Ha imparato ad attendere il momento, la stagione, l’anno. Attesa è anche rispetto del tempo, senza forzature, senza pretese, attendere è pazienza.

 Istruzione: Il Vignaiolo non si sente mai arrivato, sempre curioso di nuovo sapere per crescere e per migliorare. Il Vignaiolo ama anche condividere, perché la sua conoscenza non vada perduta.

 Orgoglio: sì, il Vignaiolo è anche orgoglioso di sè. di tutte le scelte che fa durante tutto l’anno, e sono tante, davvero tante. Il Vignaiolo è orgoglioso della sua terra, delle sue mani che toccano, “ascoltano”. Il Vignaiolo è orgoglioso della sua interpretazione dell’uva, di quel sorso di vino che porta con sé attimi di vita, di risposte ad un’infinità di scelte.

Lungimiranza: Il Vignaiolo non si rannicchia nell’oggi, guarda avanti, al domani. Progetta, pensa al futuro, non dimenticando mai le proprie radici.

 Ospitalità: Il Vignaiolo ha sempre la porta della cantina aperta per accogliere menti desiderose di sapere, palati in cerca di sapori, orecchie disposte ad ascoltare esperienze di vita e di vigna. Il Vignaiolo ama accogliere e condividere.

                Una parola che racchiuda tutto? Passione! È la passione che fa andare il Vignaiolo Oltre … oltre le difficoltà, oltre l’aspetto economico, oltre la fatica; è la Passione quell’ingrediente insostituibile che rende tutto più gustoso, più affascinante, più coinvolgente.

                A tutti il nostro grande grazie per condividere con noi la nostra passione, per non farci mai mancare la vostra presenza, il vostro affetto, grazie di cuore.

 “La farfalla non conta i mesi ma i momenti

 e ha tempo a sufficienza”

  

Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe, Katarina, Anna, Giovanni e Matteo

L'acqua ... autunno 2022

clara pedrotti

 “Pura, disseta e rinfresca, avvolge,

diventa linfa della Terra, nutrimento della Vita”

                Sono queste le parole che abbiamo dedicato all’acqua nel nostro giardino.

               L’acqua: uno dei quattro elementi, forse quello più potente. Da sola è già fonte di vita; unita alla terra diventa impasto fecondo; tocca il fuoco e ne toglie calore, forza; intrecciata con l’aria può raggiungere una forza inaudita.

                Una goccia d’acqua può donare la vita, tante gocce d’acqua possono togliere la vita.

                Circa il 60% del corpo umano è costituito dall’acqua.

               Circa il 70% della Terra è coperto dall’acqua.

               L’acqua è la bevanda per eccellenza per dissetarci.

               L’acqua è la sostanza, la materia più ecclettica: rinfresca, riscalda, disseta, rilassa, irriga, …

               Quanto potremo scrivere sull’acqua, rischieremo di riempire troppe righe: questo dimostra che l’acqua fa parte della nostra vita, fin dai primi momenti, sin dall’antichità.

                Per chi, come noi, ha la grande fortuna di vivere in Trentino, da sempre l’Oro Blu è stato un compagno di vita scontato, quasi banale, sempre presente nelle nostre case, sempre ridente in ruscelli e torrenti, sempre incantevole nei tanti laghi che abbelliscono le nostre valli.

               Ma quest’anno non è stato così: dal cielo terso non è caduta pioggia per molto tempo, la terra spaccata dalla siccità , quasi volesse urlare per la sofferenza, le sorgenti, i fiumi ed i laghi poveri d’acqua come non li avevamo mai visti.

               Quante domande ci siamo fatti! Certo, il cambiamento climatico fa parte della storia della Terra, ma forse in questi ultimi anni è un po’ troppo veloce, forse noi, con le nostre scelte di tutti i giorni, abbiamo spinto ancora più in avanti questo cambiamento.

                Anche la nostra valle, le piante, anche le nostre viti hanno sofferto per il gran caldo e per la siccità. Siamo però anche consapevoli che siamo stati fortunati: non siamo arrivati, come in altre zone, all’emergenza. Verso fine luglio a braccia aperte abbiamo accolto il dono di qualche pioggia. Crediamo anche che le diverse lavorazioni che abbiamo fatto in vigna, abbiano aiutato le nostre viti, stimolandole a cercare il nutrimento, e la sopravvivenza, più in profondità. Questo ci stimola ancora di più nella ricerca: osservare, ascoltare, capire, imparare … tutto per entrare in simbiosi con la nostra terra, le nostre viti. Solo così possiamo crescere assieme, migliorare, affrontare con più coraggio ed energia quello che ci aspetta ogni giorno.

                Quest’anno abbiamo partecipato a tre mostre – eventi: Vinifera a Trento, ViniVeri a Cerea, Terra Madre a Torino: tre esperienze diverse, tre momenti importanti per rivedere i nostri clienti ed amici, per avere nuovi contatti, per confrontarci con gli altri vignaioli che vi partecipano, sempre fonti di diversi saperi che ci arricchiscono, ci spronano.

                Il meteo così anomalo, caldo e tanto piacevole fino a poche settimane fa, ci ha regalato una stagione lavorativa unica. Consapevoli che la nostra zona è una magnifica palestra a cielo aperto, mai come quest’anno abbiamo visto tanti amanti dello sport a contatto con la natura: è stato uno scambio di esperienze che ci ha arricchito. Grazie!

                Ormai siamo agli sgoccioli della nostra pausa annuale; dal prossimo sabato il nostro locale sarà aperto i fine settimana ed i festivi. Per gli acquisti delle bottiglie ci siamo, rimaniamo sempre rintracciabili ai soliti numeri di telefono.

                Grazie di cuore a tutti per condividere con noi il nostro cammino.

 

“Non conosciamo mai il valore dell’acqua

finchè il pozzo non si prosciuga”

 

Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe, Katarina, Anna, Giovanni e Matteo

Il tempo del progresso ... autunno 2021

clara pedrotti

Se l’è ‘sto chi el progresso, beati i me tempi!”

               (se è questo il progresso, beati i miei tempi!)

               Papà ripeteva spesso queste parole quando vedeva tutti con l’affanno per correre la gara contro il tempo, che immancabilmente vede vincere il tempo e noi sconfitti, stanchi e mai sazi.

                Le nostre giornate sono quasi sempre scandite dal ritmo delle lancette (anche se a dire il vero di lancette ne vediamo poche): tante, troppe cose da fare, impegni che riempiono sempre troppo le giornate.

                La fretta ci toglie la bellezza degli incontri, la profondità degli sguardi, la dolcezza di una carezza, lo spessore e la forza delle parole.

La fretta non ci fa assaporare l’importanza delle piccole cose, non ci fa accorgere di chi abbiamo accanto, la fretta toglie l’armonia ai nostri gesti, ai nostri pensieri, al nostro esistere.

                In questi giorni le nostre giornate sono un po’ più lente: se ci fermiamo e guardiamo agli scorsi mesi, vediamo che anche noi abbiamo corso, troppo. In parte è normale: in estate il lavoro chiama e ci impegna tanto, quest’anno in modo particolare: non abbiamo accolto e seguito i nostri clienti come avremmo voluto, siamo stati mancanti nelle risposte: ci dispiace, scusateci! La fretta toglie anche la ricchezza dei sorrisi, il piacere dell’ascolto e della condivisione.

                Riuscissimo ad abitare la lentezza! Ci permetterebbe di crescere e di maturare in una dimensione migliore.

                Sicuramente le nostre viti e le nostre uve hanno seguito il giusto ritmo della natura arrivando a donarci acini maturi, sani e saporiti.

                La stagione ha avuto qualche periodo birichino, ma fa parte del gioco: un’annata perfetta, che segua le nostre richieste ed i nostri desideri è pura utopia. In luglio, quando l’uva era stata appena sfogliata, perfetta per ricevere il calore del sole e la carezza dell’Ora, è stata colpita anche dalla grandine, resa ancora più forte dal vento: ennesimo passaggio in vigna per togliere tutti gli acini colpiti e danneggiati. Un lavoro lungo e lento, lontano dalla fretta, ma che ci ha permesso di portare alla maturazione dei grappoli senza troppi problemi, per arrivare alla vendemmia con l’uva sempre più curata e saporita, che sa del sole, del vento, della terra, delle mani, del sudore e della passione.

                In questi giorni stiamo togliendo le ultime vinacce; le fermentazioni sono andate bene. Ora il tempo e la pazienza ci accompagneranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni nella cura dei vini, senza fretta, con la convinzione che il rispetto del ciclo della natura sia l’essenza del nostro ciclo su questa terra.

                Anche quest’anno è arrivato il periodo della nostra pausa: riapriremo sabato 4 dicembre.

               Il nostro grazie a tutti per averci accompagnati anche quest’anno, per non averci mai fatto mancare il vostro sostegno e le vostra presenza, grazie di cuore!

 

“Una cosa alla volta: la fretta ha il potere

di trasformare in schiaffo una dolce carezza”

 

Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe e Katarina

 

Martino ... autunno 2020

clara pedrotti

2020: chi di noi non aveva aspettative per un anno che ci aspettavamo speciale? Per gli amanti dei numeri è stato un gioco continuo di coppie numeriche particolari, quel 20 e 20 chissà con quanti significati!               Sicuramente il 2020 rimarrà negli annali della storia, impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori per quello che è riuscito a fare quel piccolo essere che ha sconvolto il mondo, sia per l’aspetto economico e soprattutto per l’aspetto sociale.

                Per la nostra famiglia il 2020 è l’anno di Martino!! Il 3 giugno è nato Martino, il secondogenito di Giuseppe e Katarina. E’ arrivato ignaro di tutto il caos, è arrivato per riportarci “barra al centro e avanti”, è arrivato con una forza incredibile per riportarci all’essenza della vita, è arrivato con la sua tenerezza per farci tornare a sorridere.

               Oggi lasciamo che sia Matino a guidarci nei nostri pensieri, lasciamo che sia lui ad ispirarci con le lettere del suo nome …

 Miele: solo a pronunciarlo, il miele regala dolcezza. E noi, quanta dolcezza abbiamo regalato?Chissà … forse la nostra perenne fretta ci limita nei gesti. L’immagine di uomo e donna forte stride con la dolcezza? Mah … l’umanità intera starebbe meglio, ognuno di noi brillerebbe di gioia se i nostri gesti, le nostre parole ed i nostri sguardi fossero ripieni di dolcezza.

Artista: ci piace pensare che in ognuno di noi ci sia un artista, che l’arte renda tutto e tutti più originali, appassionati ed appassionanti. Quest’anno abbiamo avuto un po’ di tempo a nostra disposizione e l’arte ne ha guadagnato: quanta bellezza, quante emozioni, quanti messaggi trasmessi con musiche, disegni, piccole opere, composizioni di fiori … artisti nella quotidianità per riscoprirsi artisti di sé stessi nella vita. 

Ricerca: non solo la ricerca preziosa ed importante fatta nei laboratori, ma la ricerca che possiamo fare dentro di noi, del nostro essere, del nostro sentire, della nostra forza, del nostro coraggio. Ricerca della verità, o forse delle verità, per poter affrontare tutto (e tutti) con più consapevolezza.

Tu: seconda persona singolare … ricordi di scuola … Ma TU sei tu, tu che ci sei vicino e ci apri gli occhi verso l’altro, tu che ci ricordi l’importanza del rispetto di chi ci sta accanto. Tu che ci sproni a non chiuderci nell’io ma ad aprirci ai tanti TU che incontriamo nel nostro cammino, che ci scuotono per il nostro sostegno, per il nostro coinvolgimento contro l’indifferenza.

 Inebriante: che sia un profumo di fiori, o di vino J, che sia una bella musica, che sia una pennellata di colori dalla tavolozza autunnale … cosa c’è di più bello di un momento inebriante che ci sollevi da pensieri e preoccupazioni? Inebriante il profumo delle fermentazioni dei mosti, inebriante il profumo del bosco in questi giorni, inebriante ogni momento ripieno di bellezza che ci inonda di ottimismo che profuma la vita.

 Nucleo: è il centro che palpita, è l’essenza che dà peso e significato alle nostre scelte. A volte dovremmo avere il coraggio per dare spazio a quelle che sentiamo essere le nostre priorità, avere il coraggio di scelte fuori dal consueto, che nascono dal nostro nucleo, ciò che ci rende “unici ed inimitabili”.

 Occhi: mai come quest’anno, gli occhi sono stati “voce” del nostro essere, del nostro sentire, del nostro “parlare”. Che siano specchio del cielo, che siano riflesso d’acqua o portino alla terra, gli occhi, anche nel silenzio, sussurrano il tesoro che è celato in noi, con le lacrime “parlano” delle nostre emozioni, con la luce esprimono la gioia del nostro cuore.

 Questa volta i nostri pensieri sono stati diversi dal solito; ma in quest’anno particolare, abbiamo pensato di scrivere qualcosa di particolare. Dopo tutto, l’importante è esserci, rivederci, e ne abbiamo avuto la conferma spesso nei mesi scorsi con i nostri cari ospiti quando la prima domanda che ci facevamo era “come state?” … tutto il resto viene dopo, anche il lavoro.

Lavoro che è andato bene, nonostante tutto. La Nosiola per il Vino Santo, anche se poca, è in appassimento.

Le fermentazioni stanno ultimando, le premesse sembrano buone … speriamo di poter assaggiare assieme, senza distanze e con la gioia di rivederci e liberi di abbracciarci.

Come sempre, è arrivato il periodo della nostra pausa annuale. Saremo chiusi fino al 4 dicembre.

               Vi giungano i nostri più cari saluti, ed il nostro grazie di cuore per averci fatto sempre sentire la vostra presenza, il vostro affetto.

 

Elevate le parole, non il tono della voce.

E’ la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono

Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe e Katarina

 

Niente e nessuno, fino ad ora, era riuscito a fermarci.

Katarina Neuschlova

Ci hanno provato tempeste, uragani dalla forza inimmaginabile, crisi economiche, sconvolgenti cambiamenti climatici (che ancora oggi alcuni governanti non riconoscono), donne e uomini che hanno provato ad aprirci occhi e cuori per capire che era arrivato il momento per fermare la nostra corsa che ci aveva portato all’affanno.

Ma noi ci siamo sempre sentiti più forti di qualsiasi problema, solo il “debole”, chi è “fuori dal sistema” si pone delle domande: importante era non fermarsi mai, essere sempre “on-line”.

E’ però arrivato un essere piccolo … così piccolo che è invisibile ai nostri occhi; è pure regale per essere più autoritario, per avere più potere.
Lui è riuscito dove tutti hanno fallito: ha fermato l’ingranaggio che pareva perfetto per il mondo economico. Ma non per l’umanità.

Ora ci sentiamo più vulnerabili, più indifesi. In un primo momento abbiamo fatto fatica ad abbandonare le nostre abitudini, le nostre comodità. Ma il buonsenso, la sensibilità, l’altruismo ci stanno accompagnando in questi primi giorni di #iorestoacasa.

Dopo un primo momento di smarrimento, siamo certi che sapremo vivere questo periodo come riscoperta di valori, abitudini, piaceri lasciati scivolare nelle nostre dimenticanze … e tutto avrà un sapore speciale.

Poi sarà una rinascita: prima per chi, in questi giorni, sta lottando per superare la malattia; per gli angeli che li stanno accudendo, poi per tutti noi!
Mai sarà stato più bello e coinvolgente un abbraccio, un bacio saprà farci vibrare, gli occhi saranno luce ed il viso sarà illuminato da sorrisi veri e spontanei. Riusciremo a trovare la meraviglia dell’essenza, sapremo dar ascolto alla forza che sgorga dentro di noi … chiamatela coscienza, anima, chakra, … come un’ape dopo la forte pioggia esce a cercare il primo fiore per trovare polline, anche noi sapremo trovare e vedere bellezza anche nelle piccole e semplici cose.

Dopo l’inverno, i primi fiori hanno un profumo dolcissimo, come volessero accarezzarci dopo il rigore, la rigidità dei mesi freddi e bui. Dopotutto, forse capiremo che l’amore, la tenerezza, il rispetto sono la linfa per mantener vivo il nostro cammino, sono le relazioni che illuminano e profumano il mondo!

Anche noi ci siamo fermati, per dovere e soprattutto per volontà; come voi, speriamo di riuscire ad arginare questa emergenza il prima possibile. Tutti assieme possiamo vincere, possiamo imparare, possiamo crescere.

“Ho cercato a lungo qualcosa che non c’è
invece di guardare il sole sorgere”

Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe e Katarina

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NATALE 2019

Katarina Neuschlova

Il Natale ci porti alla riscoperta
della tenerezza
e della gioia.

 Buon Natale di cuore,

 Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe e Katarina

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Un pensiero ed un caro saluto ...

Katarina Neuschlova

Non vi capita mai di chinarvi, di accucciarvi accanto ad un bambino per essere “grande” come lui? Tutto assume un’altra dimensione. Anche noi diventiamo piccoli davanti alla nostra realtà. E se proviamo ad avvicinarci anche alla loro curiosità, al loro entusiasmo, ci sentiremo molto più grandi.
La gioia che brilla nei loro occhi davanti ad una luce che si accende improvvisamente, la felicità che illumina il loro viso davanti ad una nuova scoperta ci insegna a non dare niente per scontato, a meravigliarci per le cose più semplici che sanno accarezzare il cuore con la loro umiltà.
Dovremmo diventare seguaci di questi piccoli maestri: accompagnarli nella crescita ma facendoci prendere per mano da loro per farci guidare nella ricerca di scoperte nuove per loro che possono tornare ad essere nuove anche per noi se abbiamo il coraggio di guardare con occhi nuovi. Occhi nuovi per non farci schiacciare dalla noia e dal ripetersi delle stagioni, anche del nostro lavoro. Se abbiamo il coraggio di guardare tutto con gli occhi di un bambino, avidi di nuovo sapere, curiosi di nuove realtà, tutto apparirà pennellato di bellezza, il nostro cuore sarà palpitante di entusiasmo e gioia, le difficoltà faranno meno paura, torneranno a fiorire sogni che renderanno l’essenza della vita ancora più intensa e coinvolgente.
La natura ci insegna sempre! In questi giorni le foglie gialle incominciano ad illuminare anche la nostra valle; con una lenta danza cadono a terra, come volessero salutarci con una dolce carezza che ricorda le calde sere d’estate … non è un pianto, tutto rinascerà e porterà nuova vita.

Ci fermiamo ed ancora sorridiamo: nei nostri occhi c’è l’immagine del piccolo Michele che muove i primi passi per avvicinarsi alla vigna, cogliere gli acini di cabernet e godersi il loro sapore così deciso. Lui ci riporta all’essenziale: nutrirsi del buono, del sano … il resto arriva, nasce dopo, anche il vino.

Ed è nato anche quest’anno, il vino. L’autunno caldo ci ha accompagnati in una vendemmia tranquilla, quasi anomala per il meteo estivo che ha caratterizzato questi mesi. Le fermentazioni sono state lente, come se volessero insegnarci ad attendere ancora, a non avere fretta per capire se sarà “un’ottima annata”. Noi aspettiamo fiduciosi: le uve rosse in soffitta stanno finendo il loro appassimento, la Nosiola per il Vino Santo ha incominciato bene il suo lungo percorso. Speriamo di poter condividere sorsi di vino che parlino di noi, della nostra storia, del rispetto della nostra terra e del futuro che ci chiama ad avere il coraggio di scelte a volte difficili ma necessarie per non trovarci a guardare indietro con nostalgia, ma ci invita ad avere lo sguardo rivolto al domani con entusiasmo e gioia.

E gioia l’abbiamo provata la settimana scorsa alla premiazione dell’AIS che si è svolta a Roma. La nostra piccola azienda ha avuto il riconoscimento Tastevin 2020 ed il nostro Vino Santo Trentino 2002 le quattro viti. Consapevoli che i premi sono interpretazioni, giudizi di un gruppo di persone, sono sempre un’iniezione di carica e di fiducia per continuare a coltivare la nostra passione.

Anche se solo con una mail, vi giungano i nostri più cari saluti ed il nostro grazie per accompagnarci, per non farci mai mancare il vostro supporto, per i vostri sorrisi … grazie di cuore.

“Vivere è cambiare,
è questa la lezione che ci insegnano le stagioni”

TASTEVIN AIS 2020

Katarina Neuschlova

L'amore e la passione per il vino, il rispetto per la terra e per il futuro ...

grazie AIS per questo riconoscimento alla nostra piccola realtà!

Giuseppe ha ritirato il Tastevin Ais 2020

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