Martino ... autunno 2020
clara pedrotti
2020: chi di noi non aveva aspettative per un anno che ci aspettavamo speciale? Per gli amanti dei numeri è stato un gioco continuo di coppie numeriche particolari, quel 20 e 20 chissà con quanti significati! Sicuramente il 2020 rimarrà negli annali della storia, impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori per quello che è riuscito a fare quel piccolo essere che ha sconvolto il mondo, sia per l’aspetto economico e soprattutto per l’aspetto sociale.
Per la nostra famiglia il 2020 è l’anno di Martino!! Il 3 giugno è nato Martino, il secondogenito di Giuseppe e Katarina. E’ arrivato ignaro di tutto il caos, è arrivato per riportarci “barra al centro e avanti”, è arrivato con una forza incredibile per riportarci all’essenza della vita, è arrivato con la sua tenerezza per farci tornare a sorridere.
Oggi lasciamo che sia Matino a guidarci nei nostri pensieri, lasciamo che sia lui ad ispirarci con le lettere del suo nome …
Miele: solo a pronunciarlo, il miele regala dolcezza. E noi, quanta dolcezza abbiamo regalato?Chissà … forse la nostra perenne fretta ci limita nei gesti. L’immagine di uomo e donna forte stride con la dolcezza? Mah … l’umanità intera starebbe meglio, ognuno di noi brillerebbe di gioia se i nostri gesti, le nostre parole ed i nostri sguardi fossero ripieni di dolcezza.
Artista: ci piace pensare che in ognuno di noi ci sia un artista, che l’arte renda tutto e tutti più originali, appassionati ed appassionanti. Quest’anno abbiamo avuto un po’ di tempo a nostra disposizione e l’arte ne ha guadagnato: quanta bellezza, quante emozioni, quanti messaggi trasmessi con musiche, disegni, piccole opere, composizioni di fiori … artisti nella quotidianità per riscoprirsi artisti di sé stessi nella vita.
Ricerca: non solo la ricerca preziosa ed importante fatta nei laboratori, ma la ricerca che possiamo fare dentro di noi, del nostro essere, del nostro sentire, della nostra forza, del nostro coraggio. Ricerca della verità, o forse delle verità, per poter affrontare tutto (e tutti) con più consapevolezza.
Tu: seconda persona singolare … ricordi di scuola … Ma TU sei tu, tu che ci sei vicino e ci apri gli occhi verso l’altro, tu che ci ricordi l’importanza del rispetto di chi ci sta accanto. Tu che ci sproni a non chiuderci nell’io ma ad aprirci ai tanti TU che incontriamo nel nostro cammino, che ci scuotono per il nostro sostegno, per il nostro coinvolgimento contro l’indifferenza.
Inebriante: che sia un profumo di fiori, o di vino J, che sia una bella musica, che sia una pennellata di colori dalla tavolozza autunnale … cosa c’è di più bello di un momento inebriante che ci sollevi da pensieri e preoccupazioni? Inebriante il profumo delle fermentazioni dei mosti, inebriante il profumo del bosco in questi giorni, inebriante ogni momento ripieno di bellezza che ci inonda di ottimismo che profuma la vita.
Nucleo: è il centro che palpita, è l’essenza che dà peso e significato alle nostre scelte. A volte dovremmo avere il coraggio per dare spazio a quelle che sentiamo essere le nostre priorità, avere il coraggio di scelte fuori dal consueto, che nascono dal nostro nucleo, ciò che ci rende “unici ed inimitabili”.
Occhi: mai come quest’anno, gli occhi sono stati “voce” del nostro essere, del nostro sentire, del nostro “parlare”. Che siano specchio del cielo, che siano riflesso d’acqua o portino alla terra, gli occhi, anche nel silenzio, sussurrano il tesoro che è celato in noi, con le lacrime “parlano” delle nostre emozioni, con la luce esprimono la gioia del nostro cuore.
Questa volta i nostri pensieri sono stati diversi dal solito; ma in quest’anno particolare, abbiamo pensato di scrivere qualcosa di particolare. Dopo tutto, l’importante è esserci, rivederci, e ne abbiamo avuto la conferma spesso nei mesi scorsi con i nostri cari ospiti quando la prima domanda che ci facevamo era “come state?” … tutto il resto viene dopo, anche il lavoro.
Lavoro che è andato bene, nonostante tutto. La Nosiola per il Vino Santo, anche se poca, è in appassimento.
Le fermentazioni stanno ultimando, le premesse sembrano buone … speriamo di poter assaggiare assieme, senza distanze e con la gioia di rivederci e liberi di abbracciarci.
Come sempre, è arrivato il periodo della nostra pausa annuale. Saremo chiusi fino al 4 dicembre.
Vi giungano i nostri più cari saluti, ed il nostro grazie di cuore per averci fatto sempre sentire la vostra presenza, il vostro affetto.
“Elevate le parole, non il tono della voce.
E’ la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono”
Rosanna, Tullia, Clara, Giuseppe e Katarina